Chi siamo

Quando e perché è nata la bottega Tutta n’ata storia?
     La bottega del mondo Tutta n’ata storia nacque nel 2002 a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, dall’idea di alcuni cittadini che fin dagli anni ’90 che avevano alle spalle esperienze di attivismo e sensibilizzazione relative a questioni come i beni comuni, la globalizzazione, il consumo critico, l’agricoltura sostenibile e in generale la difesa del territorio. Il nucleo primordiale di questo gruppo, in particolare, può essere considerato il comitato Antibarriera, creato dall’attivista nocerino Ciro Annunziata, primo presidente, cofondatore e guida morale della bottega, che si oppose alla costruzione della barriera autostradale di Nocera Inferiore, edificata a ridosso di una montagna già franosa, perché ritenuta un’opera di edilizia selvaggia.
     A quel tempo la politica “dal basso” non era un fenomeno diffuso come oggi e l’impegno di quegli attivisti era cosa nuova e rara. Nel tempo però quel nucleo di cittadini si rafforzò e divenne sempre più propositivo cominciando ad ampliare il proprio raggio d’azione e interessandosi di un numero maggiore di tematiche, fino a darsi la forma stabile e definita di associazione.
     Dietro la bottega cè quindi prima di tutto un’associazione di volontariato senza scopo di lucroa cui è associata la bottega di commercio equo e solidale Tutta n’ata storia, che funziona nell’orizzonte dell’autogestione e dell’autorganizzazione dei suoi volontari, attivisti e simpatizzanti.


Chi ha finanziato la bottega?
     La bottega è un esempio di finanziamento dal basso: per crearla non sono stati chiesti prestiti alle banche né è stato usato alcun tipo di fondi pubblici o alcuna forma di sponsorizzazione politica.
     I cittadini che l’hanno voluta l’hanno finanziata mettendo a disposizione le loro personali risorse economiche.


Di cosa si occupa la bottega?
     Sarebbe un errore considerare la bottega esclusivamente come luogo di vendita di prodotti equosolidali o biologici. Certamente alla base del progetto c’è il desiderio di promuovere l’idea di consumo critico nel nostro territorio, che è cosa ben diversa dal trend e dalla “moda” del biologico che imperversa oggi nella grande distribuzione con meri fini di business.
     Chi acquista in bottega si porta a casa non solo un prodotto di buona qualità e che tutela la salute e l’ambiente, ma partecipa in maniera diretta a un vero e proprio progetto di risanamento di economie locali nelle zone svantaggiate del sud del mondo e di tutela di diritti umani per lavoratori sottratti allo sfruttamento delle multinazionali, che notoriamente fanno il buono e il cattivo tempo nelle zone povere del pianeta.
     Si tratta in particolare di rendere consapevole chi compra che esiste una scelta: da una parte ci sono i prodotti delle grandi aziende multinazionali, che distruggono il pianeta, depredano le risorse, inquinano la terra, l’acqua e l’aria, sfruttano i lavoratori nei paesi poveri (compresi bambini in età scolare e donne in gravidanza), non reinvestono nel territorio e guadagnano così miliardi; dall’altra ci sono prodotti di cooperative indipendenti, che producono senza inquinare, all’insegna della trasparenza e garantendo ai lavoratori condizioni di vita dignitose, tutelando le loro famiglie dalle fluttuazioni finanziarie del mercato, reinvestendo nel sociale, costruendo scuole per garantire l’istruzione ai bambini o altre infrastrutture, combattendo lo sfruttamento minorile e tutelando la qualità dei prodotti e quindi anche la salute dei consumatori.
     Ma si tratta anche di sostenere le economie carcerarie e tutte quelle coraggiose filiere di resistenza alle mafie.
     Tuttavia la bottega è stata promotrice di molte altre attività e partecipa, anche in collaborazione con altre associazioni, a una pluralità di iniziative a difesa del territorio, configurandosi come luogo di impegno sociale di attivisti e cittadini che desiderano fare la loro parte per rendere più giusto il territorio che abitano. Tra i temi in cui la bottega si è impegnata nel corso degli anni ci sono, oltre al consumo critico: l’acqua pubblica, la mobilità sostenibile, la difesa del territorio, la speculazione edilizia, l’economia solidale, la riduzione dei rifiuti, le spese militari, la difesa dei diritti, l’accoglienza e i migranti... 
     Tutte queste attività sono svolte spesso insieme ad altre realtà ed associazioni che costituiscono una rete globale di cui la bottega è un nodo.
     A differenza delle amministrazioni passate, la bottega si è costituita inoltre parte civile nel processo sulla frana di Montalbino del 2005, che vide la morte di tre persone e danni per centinaia di migliaia di euro. A tal proposito va ricordato il lavoro svolto nell’ambito del progetto europeo Safeland, dedicato alla riduzione del rischio idrogeologico.
     Così come sono da citare le attività di denuncia contro i rischi legati alle produzioni nocive sul nostro territorio, come l’inquinamento del fiume Sarno, delle falde acquifere e della rete fognaria o l’inceneritore di Casarzano.
     In ultimo, ma non ultimo, cè l’impegno profuso dalla bottega nei percorsi di educazione ambientale presso varie scuole, che ha incontrato il consenso favorevole di alunni, insegnanti e famiglie.


Chi porta avanti la bottega?
     Da quel lontano 2002 in cui tutto iniziò la bottega è stata come un grande tela su cui tanti artisti hanno steso le loro pennellate fino a farne un meraviglioso dipinto: a cominciare dal compianto amico Ciro Annunziata, encomiabile attivista nocerino che ha funto per anni da guida, da mentore e da ispiratore per tutti noi con il suo inimmaginabile ed inesauribile spirito di sacrificio, con la sua grande intelligenza politica e con la sua onestà morale e intellettuale, passando poi per i soci ufficiali, fino ai volontari che mettono a disposizione il proprio tempo, le proprie energie e le proprie attività di lavoro e di studio per prendersi cura di questa realtà. In ultimo, ma non ultimi, ci sono i nostri clienti, che con la loro fiducia ci permettono di continuare a fornire questa meravigliosa alternativa di commercio etico da tanti anni.
     Tutte queste persone fanno da muscoli, sangue e polmoni a questa bellissima realtà che speriamo possa durare ancora a lungo.


Che tipi di prodotti posso trovare in bottega?
     La bottega, come detto, propone prodotti del commercio equo e solidale, alimentari e di artigianato, in unione con prodotti dell’agricoltura biologica e a chilometri zero.
     Si tratta di prodotti la cui realizzazione si oppone al modello di mercato delle grandi aziende multinazionali, che non esitano a ricorrere a pratiche di sfruttamento dei lavoratori, a sacrificarne i compensi economici e ad inquinare lambiente in nome del profitto.
     I prodotti della bottega invece sono realizzati con lobiettivo di realizzare un modello di società più equa, più giusta e più ecologica, in cui siano tutelati il concetto di giusto prezzo e i diritti dei lavoratori, il tutto nella più totale ecosostenibilità, giacché l’ambiente è sempre ciò da cui tutto parte e dev’essere preservato, soprattutto in questa epoca di traumatici cambiamenti del clima.
     I nostri produttori sono quindi cooperative sociali, filiere di resistenza alle mafie, agricoltori locali, ma vendiamo anche prodotti di economia carceraria e alla spina o sfusi, che mirano a promuovere la riduzione dei rifiuti.
     Chi acquista in bottega, quindi, si rende partecipe e responsabile di un tipo di economia etica, che metta al centro gli esseri umani e non il profitto.
     Per maggiori dettagli sui prodotti è possibile consultare questo elenco.


Che fine fanno i ricavi della bottega?
     Pur essendo un’attività commerciale a tutti gli effetti, la bottega Tutta n’ata storia non ha fini di lucro.
     I ricavi delle vendite non sono fonte di arricchimento personale per i soci o i volontari, che quindi non ci guadagnano nulla. Tali ricavi vengono impiegati in primis per coprire i costi di gestione (affitto del locale, pagamento delle utenze, tasse fiscali...) e ovviamente per pagare i fornitori, o meglio: per sostenere e finanziare i produttori dei progetti equosolidali che realizzano i meravigliosi prodotti che la bottega è felice di offrire.
     Tutte le volte che è possibile, inoltre, la bottega usa i ricavi per il prefinanziamento di alcuni progetti, ovvero p
aga in anticipo i produttori, prima che il loro prodotto venga realizzato, in modo da garantire ad essi il completamento della loro produzione senza rischi di lacune finanziarie che potrebbero minare la stabilità economica delle loro famiglie e delle loro comunità. A tal proposito non possiamo non citare il prefinanziamento del caffè Tatawelo, realizzato dalle comunità zapatiste del Chiapas (Messico).
     Non è facile per una piccola bottega fare i conti con la realtà economica attuale, caratterizzata da un contesto di crisi finanziaria e in cui spesso le persone preferiscono comprare su internet o nei grandi centri commerciali.
     Anche per questo siamo grati a tutti colori che vorranno sostenere con le proprie scelte di consumo la nostra-vostra bottega. E quindi grazie agli amici, ai sostenitori storici e a quelli nuovi, ai simpatizzanti che ogni giorno passano da noi a rendere il mondo un posto più giusto, a fare di questo mondo tutta n’ata storia!